”Poi venne un altro angelo e si fermò presso l’altare, reggendo un incensiere d’oro. Gli furono dati molti profumi, perché li offrisse, insieme alle preghiere di tutti i santi, sull’altare d’oro, posto davanti al trono.”
(Ap 8,3)
Chi siamo
Il gruppo ministranti si occupa del servizio all’altare durante la Liturgia eucaristica. Questo non è solo funzionale allo svolgimento o alla solennizzazione dell’atto liturgico, ma anche, seguendo le norme liturgiche prestabilite, lo avvicina all’assemblea intermediando e facilitandone la partecipazione. Per questo è auspicabile che le iniziative che vogliano inserirsi nelle celebrazioni liturgiche si coordinino o confrontino con il gruppo dei ministranti, per un’azione liturgica omogenea ed efficace.
Il gruppo è formato da ragazzi di età diverse e queste differenze di età sono una ricchezza ed una testimonianza di amicizia e collaborazione, che sono due pilastri portanti del gruppo.
La preghiera dei ministranti esplica gli intendimenti di chi ne fa parte:
“Ti ringrazio signore di avermi chiamato a far parte del gruppo dei ministranti. Ti prometto di essere pronto e generoso a servire con gioia nelle celebrazioni liturgiche. Prometto anche che la mia condotta in chiesa, in casa, a scuola e in ogni luogo sia conforme ai tuoi esempi.”
Informazioni
Il gruppo si riunisce, insieme agli animatori, il sabato alle ore 15:00 nei locali della Parrocchia, come una squadra che si occupa settimanalmente del proprio allenamento. La preparazione “tecnica” e quella “spirituale” segnano i diversi momenti dell’incontro: infatti, ci si “allena” facendo le prove della Messa (specialmente per le celebrazioni più importanti e solenni), ma anche cercando di crescere nell’amicizia con Gesù e, attraverso Lui, nel rapporto con gli altri.
Il gruppo dei ministranti è rivolto ed aperto a tutti coloro che desiderano fare servizio all’altare, in particolare a bambini e ragazzi che frequentano la preparazione ai sacramenti. Per informazioni, ci si può riferire ai sacerdoti.
Di seguito è elencato l’ABC del ministrante, ovvero le indicazioni per assicurare un servizio decoroso:
- La chiesa è la casa di Dio, quindi, entrando, è buona abitudine salutarLo con un segno della croce fatto bene o un inchino. Non si può entrare in chiesa correndo, urlando, chiacchierando o scherzando.
- L’abbigliamento deve essere in ordine, le scarpe pulite e ci si deve togliere il cappello. È importante che le mani siano pulite perché tutti i paramenti che si usano in chiesa sono sacri.
- Durante la piccola processione iniziale si cammina lentamente, le mani devono essere giunte e la fila deve essere ordinata. Ognuno deve stare dietro al compagno e non deve essere distratto. Non si saluta, non si ride e non si parla. Quando si arriva sotto l’altare si fa un leggero inchino con la testa, contemporaneamente al proprio compagno di fila; arrivati al proprio posto si rimane in piedi. Durante il tragitto che va dall’inchino al posto si deve rimanere in ordine.
- Si segue l’inizio della messa in silenzio, si deve però rispondere alle invocazioni in modo da partecipare attivamente alla celebrazione.
- Al Vangelo i ministranti si alzano; il turiferario, dopo aver fatto mettere l’incenso dal celebrante, si posiziona dietro all’ambone; gli accoliti e i portatori delle candele, dopo aver fatto un inchino all’altare, si mettono ai lati.
- Dopo la preghiera dei fedeli, si apparecchia l’altare, in ordine e in silenzio, mentre il sacerdote va a prendere le offerte con gli accoliti. Arrivati all’altare i due accoliti porgono l’acqua e il vino al sacerdote e, dopo l’incensazione delle offerte, lo aiutano nel lavabo.
- Durante l’inizio della preghiera eucaristica, sei torcieri si posizionano ai piedi dell’altare e vi restano per tutta l’orazione. Intanto il turiferario si inginocchia davanti all’altare e, durante l’elevazione, incensa. Durante la consacrazione tutti i ministranti si inginocchiano e rispettano il più assoluto silenzio. Finita la consacrazione, tutti si alzano in piedi, il turiferario va via e le torce aspettano la fine della preghiera eucaristica per uscire.
- Durante il segno della pace, un ministrante riceve la pace dal sacerdote e la passa al suo vicino, che a sua volta la passa all’altro vicino, creando una catena; appena si arriva alla fine, si crea una fila per ricevere la comunione in silenzio.
- Dopo la comunione, l’accolito porta l’ampollina con l’acqua al sacerdote per la purificazione del calice. Dopo di questo, si sparecchia l’altare e ci si prepara all’uscita.
- La processione di uscita va fatta allo stesso modo di quella di entrata, cioè in ordine e silenzio. Quando si arriva in sacrestia si aspetta il saluto alla croce prima di scomporsi o di parlare.